Sussurri del cielo e mormorio di numeri primi

C’era da aspettarselo che prima o poi accadesse ed è effettivamente accaduto: il noto scrittore, studioso e poeta di Mistretta, Filippo Giordano, con circa quarant’anni di pubblicazioni alle spalle, a principiare da Spirale del 1976 e per giungere fino all’attuale Sussurri del cielo e mormorio di numeri primi del 2011, ha da tempo sviluppato un amore bifronte, condiviso fra la matematica e la letteratura, in particolare la poesia.

Per quest’ultima, Vernice si è numerose volte interessata a lui e alla sua ricca e vasta produzione. In particolare, gli è stata dedicata un’ampia vetrina di testi e immagini nel numero doppio 33/34 uscito a giugno del 2006. Per quanto attiene alla matematica, invece, si sapeva del suo amore carsico che egli cova sotto la brace per il fascino irresistibile e misterioso dei numeri e per gli immaginari misteri che quel mondo di ipotesi perfette racchiude in sé.

I numeri primi da sempre affascinano Giordano come dimostrano le pubblicazioni Perfetto 6, il file nascosto dei numeri primi risalente al 2001 e Primi di Mersenne e numeri perfetti, del 2002. Dal teologo, musicologo, matematico e filosofo francese Marin Mersenne, contemporaneo di René Descartes, Giordano ha derivato l’ipnosi che procurano i numeri primi. Tra parentesi chiariamo subito che La solitudine dei numeri primi di Paolo Giordano non ha nulla a che spartire con i dilettosi – e serissimi! – studi di Filippo Giordano. Fatto gli è che se vogliamo gustarci una perfetta esercitazione da tastiera poetica riguardante la musa Calliope impegnata in un canto di esaltazione delle armonie misteriose della matematica, possiamo leggere questo ultimo libro in versi di Filippo che ci dà conto di una teoria della formazione dei numeri primi rivoluzionaria rispetto a quella elaborata da Mersenne. Esiste anche un saggio scientifico sull’argomento, pubblicato da Filippo Giordano, col titolo Origine e funzione dei numeri primi. Soluzione del più eccellente dilemma matematico.