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Di fronte
al destino
Ho letto questa raccolta di
poesie come un bilancio di un’esistenza vissuta tra la riflessione e l’amore per
la bellezza, tra la scrittura e la lettura, tra gli affetti umani e lo sguardo
interiore. L’atmosfera di lieve malinconia che vi si respira non riesce però a
dissipare quell’intenso amore per l’esistenza che ha animato la scrittrice:
amore per l’umanità a volte eccellente a volte bruta, come quando si lancia
nella guerra. Disillusione? Forse: «E anche stamattina | lo schermo indifferente
ripropone | colori immagini e suoni | di un mondo sfuggente | alle prese con le
battaglie dell’uomo». Neppure la poesia riesce ad entusiasmare la scrittrice:
«Guarda, si sono rotte le parole | pezzetti di sillabe | – come petali di maggio
– | cadono, cadono nelle piazze | sui piedi della gente | sui pavimenti delle
case». La consapevolezza della sofferenza spira anche dalle fotografie di cui la
pubblicazione è corredata: «ogni giorno gli occhi del Poeta | muoiono cercando
luce nel buio» e proprio di questa luce pare alla fine ispirato questa raccolta,
che per il lettore rappresenta anche un itinerario interiore.
da
Atelierblog
8/1/2013
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Recensione |
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