|
La marionetta viventeIntanto ho finito di rileggere "La Marionetta Vivente" e ti invio una breve nota che spero ti sia gradita: Osservando la "pallina terra" da marionetta vivente su un altro pianeta, Liliana raccoglie una "miscellanea di scritti" ben consapevole di immetterli nel "grande incontrollabile della comunicazione".
E per condurci in questa dolorosa consapevolezza Liliana stessa è Liù marionetta vivente che umanamente osserva il quotidiano ripetersi di evoluzioni e involuzioni che sono già prima di noi e che rimangono pressoché immutabili dalla nostra volontà: "Marionettine tutte siamo, nelle varie fogge e abiti, costumi e cappelli, poteri e caste, miserie e incapacità, cervelli. Giornate di 24 ore per tutti (ma non è detto) con una storia/storie da vivere in assoluta inconsapevolezza della propria duttile o ingigantita natura. La spinta vitale è periodica e chiude continuamente cicli e ad ogni ciclo le marionette e i burattini vengono spazzati via dal tempo per essere rifatte di nuovo, come le foglie dell'albero della vita". I brevi e densi capitoli ci richiamano a riflessioni che ci travalicano e inducono a prendere coscienza della relatività del nostro vivere dinanzi all'Universo, delle regole infinitamente più grandi che lo dominano, dei pochi spazi di arbitrio dentro ai quali ci muoviamo. I seguenti versi di "Parole", quasi a smentire l'affermazione della stessa Liliana: "La parola è raramente universale", così magnificamente sintetizzano : ... La poesia è limpidissima, raffinata e perfettamente in grado di restituire i significanti espressi in prosa. L'umanità e la dignità di Liù, nella piena consapevolezza di sé e dei propri limiti, danno un fortissimo slancio alla compenetrazione. Personalmente trovo che risieda in questa umanità, a tratti malinconica e partecipata, di Liù l'atout di questo testo e in questo avrei visto bene questa componente più "giocata" nel testo in prosa. Un grande abbraccio e tanta fortuna per la/le Marionetta/e Vivente/i! |
|
|