Un'ampia panoramica di un mondo in bilico tra sogno e realtà, un'immagine quasi tangibile di una vita da vivere, una vita da amare, una vita per cui lottare e, possibilmente, vincere, cogliendo i frutti migliori di una terra non sempre fertile, non sempre generosa. Uno strano viaggio entro pareti trasparenti, che lasciano spaziare lo sguardo dentro la vastità del cielo quando è azzurro. Ma non esiste solo il giorno! Ci sono anche le ore notturne, quelle che oscurano le pupille. La vita, infatti, non è altro che un succedersi di luci ed ombre, un contenitore dove si addensa il bene e il male, la gioia e il dolore, l'amore e la disperazione, il piacere di essere insieme e l'angoscia della solitudine.

E tutto questo, non è che la nascita e la morte, le due grandi forze che regolano l'esistenza dell'uomo. Dal fondo dei fati è un libro che si svela attraverso vari scomparti, dove l'autrice inserisce – idealmente! – alcune buste su cui scrive un titolo e poi, nelle buste infila, distribuendole con un suo particolare discernimento, ben 93 liriche che, sistemate in ipotetiche otto buste, rendono più agevole la lettura, proprio perchè la poetessa, così facendo, ha dato a queste liriche una maggiore omogeneità. I temi, pur variati, tornano e ritornano lungo lo sfogliare delle pagine, ma senza monotonia alcuna, anzi crescendo e aumentando le varie diversità con l'impercettibilità e l'ostinazione delle maree.

Queste pagine poetiche contengono un'infinità di sensazioni ed emozioni di cui è piena la quotidianità. E Patrizia Fazzi le offre al lettore, irrorandole di luce spirituale ed intellettuale. Questo particolare, eleva ulteriormente il livello culturale della poetessa, perchè ella ha scritto poesie insolite, seguendo un criterio tutto personale.

E l'approccio con esse, crea un rapporto aperto, che si concede piacevolmente alla lettura. Perchè questa squisita raccolta poetica, è quasi un qualcosa di tangibile, un vero e proprio mosaico dove con amore e con bravura, sono stati inseriti i mille tasselli di una vita da vivere. Malgrado tutto!