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La tempesta
dell’amore
Trattandosi di una poetessa a me
sconosciuta, ho letto il suo libro La tempesta dell’amore, con profondo
interesse e con un sottofondo di sentimento materno. E centralizzando il tema
principale dell’intera raccolta poetica di questa giovane poetessa, scopro, con
sincera sorpresa, che ogni singola lirica contenuta in questo libro, è l’insieme
di un “album particolare”, che potrebbe anche essere giudicato come l’album di
una memoria giovane o, ancora meglio, “l’almanacco” dell’intima condizione di
giovani pensieri, non esente d’amore, perché l’amore è un elemento non solo
necessario all’esistenza umana, ma è prezioso per le evoluzioni del cuore!
Questa
Tempesta dell’amore è
la descrizione quasi tangibile della propria condizione giovanile, e sulla
condizione che ha similitudini con molte altre, Michela Vitturi inserisce un suo
particolare diario, con pagine privilegiate dove i pensieri ed il sentimento
amoroso si ammantano di luminosità ma anche di ombre. Ma sono folate di vento
che impreziosiscono la vita. E nelle parole dell’autrice, questa armonia è
chiara e si sente in ogni verso scritto col cuore e con un’anima colorata di
rosa e di arancio. E questo perché, a prestare la giusta attenzione a queste
liriche, ci si rende conto che esse sono tutte attraversate da diversi filoni di
sentimenti vari, compreso il dolore, quando nel proprio cielo ci sono nuvole che
piangono e ci fanno piangere, quando intorno c’è un silenzio da brivido, quando
la voce dell’amore improvvisamente tace…
Ma per fortuna, il silenzio che
investe Michela ha breve durata, perché essere giovani vuol dire vedere il mondo
sotto un aspetto meno amaro, anche se, in realtà in ognuno di noi c’è sempre
l’enigma esistenziale, cioè l’altra faccia della medaglia in cui precipitano –
nostro malgrado – i nostri vuoti, i nostri errori, le nostre assenze, i nostri
elementi non trascurabili, perché in essi si scioglie anche il doppio senso che
ha la vita! E in questa raccolta poetica di Michela Vitturi, “ignoto”, “dolore”,
e “amore”, sono parole chiave perché l’orizzonte poetico resta comunque aperto
nella continuità del percorso individuale che si snoda in una dimensione spesso
rischiarata dall’immancabile illuminazione poetica, che fa scoprire con inattesa
sorpresa, il presagio dell’ombra ma anche la forza solare della vita! In Michela
c’è una valenza primaria ed assoluta che agisce sulle sue profondità viscerali,
prima ancora di entrare nell’anima.
Perché pur essendo alle sue
prime prove, la poetessa ha una carica che estende il respiro poetico in ogni
pagina di questo suo libro. L’augurio sincero della sottoscritta: che la giovane
poetessa possa moltiplicare le sue poetiche vibrazioni e creare nuovi respiri
poetici e coinvolgenti, che diano sempre più ampio interesse al mondo magico
della Poesia!
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Recensione |
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