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Alessia e Mirta

Nella raccolta “Alessia e Mirta” di Raffaele Piazza, ti accorgi subito che stai per essere immesso all’interno di una esperienza della giovane donna Alessia del tutto nuova e tutt’altro che superficiale, ovvero di un percorso di vita quotidiana in maniera via via più coinvolgente non con una scrittura retorica o affabulatrice, ma con il desiderio di esplorare sempre più a fondo le emozioni all’interno del personaggio in questione, intesa come unità di coscienza ed inconscio.

Scorrono le giornate della donzelletta, come direbbe Giacomo Leopardi, che non viene dalla campagna, bensì da una città con tutte le sue problematiche sociali e ambientali.

Piazza, con una scrittura dinamica e perspicace, cerca di rendere fruibile il sentimento di una donna che non si frantuma ma, con il cuore colmo di gioia, attende con ansia gli incontri d’amore con il suo Giovanni nelle camere di vari Hotel, la voce dei sogni, profonda e di luce, che incanta e lascia intravedere il futuro, sempre il sogno tra dolcezza e armonia.

Fotogrammi di immagini rimbalzano, traboccano in fretta agli occhi del lettore, trasmettono strane sensazioni, strane visioni, il sorriso quasi sonoro, “si libera” è mette / in ordine la vita” è Recita la vita”.

La poesia di Raffaele Piazza tocca e rintocca con chiarezza l’innamorata Alessia, tira fuori le ragioni che giustificano lo stato felice del divenire di una ragazza quasi donna o donna che continua a sussultare a volte ingenua e con tenerezza sulla passerella in cui si muove, con i suoi silenzi, gli sguardi, con un suo autentico modello di energia. L’Autore crea ora dopo ora, giorno dopo giorno icone della vita di Alessia, la segue con gli occhi, evoca in quel cuore capriccioso uno sciame di sensazioni. Briosi pensieri si irradiano nel cielo infinito: “Mentre si diradano le ombre / dal cielo e dall’anima di Alessia / ed è sereno tempo delle fragole”.

Esiste la giornata di Alessia, docile creatura che ascolta, incontra, comunica, trasmette, non nasconde, dove i versi formano e trasformano lo spazio fisico e spazio concettuale, catturano il tempo, il dialogo, il dentro e il fuori, emanano speranza: “ride nella vita nuova”.

Purtroppo, non manca la nota dolente nei versi di Piazza. Alessia pensa e ricorda la morte della sua tanto cara amica Mirta. Provoca in lei malinconia, brividi, sussulti, palpitazioni. Il suo cuore si spezza al dolore.

Un raggio luminoso e pieno di gioia si impadronisce di Alessia. Il suo animo nobile non ammette dubbi. La sua amica non è scomparta del tutto. Il suo cammino va ben oltre i confini della realtà. L’ha amata e continuerà ad amarla. “Amicizia fiore raro hai ancora / per me dall’oltrecielo ora che / non sei più carne ma solo anima”.

Recensione
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