Nostro male quotidiano
Gran bel libro l’ultimo romanzo di Luca Canali presentato
in conferenza stampa alla mostra del libro di Roma, Nostro male quotidiano, che illumina una volta di più l’originale
vena di narratore dello scrittore romano, della migliore tradizione italiana,
quella incisiva e graffiante nel racconto della realtà e della sua naturale
brutalità.
Già Montale, recensendo uno dei primi libri di Canali,
aveva giustamente definito la sua narrativa capace sempre di un intreccio di
spinte emotive e di energie intellettuali, di rivelazioni che emergono dal
profondo e di riflessioni che l’intelligenza compie sulla parte istintiva e
inconscia. Considerazione critica che ritengo calzante a sottolineare quel
particolare risultato stilistico dall’andatura insinuante e quell’espressività
costantemente capace di agire in orizzontale come in verticale che in queste
pagine si materializza nell’ambiguità e nelle contraddizioni della vita italiana
dal fascismo al dopoguerra nella cittadina di Cimaturrita.
Consiglio questo Nostro male quotidiano agli
ascoltatori che scopriranno attraverso le sue pagine e i suoi protagonisti come
la parola di Canali scavi nella profondità di noi, rivelandoci gli angoli bui
dove si sviluppa la dinamica interiore egoista che ci anima e ci guida nelle
vicende e circostanze della vita. È il mio consiglio di lettura di fine anno.
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