| |
Per sillabe e lame
Gran bel libro la nuova raccolta di Francesca Simonetti,
Per sillabe e lame (Edizioni del Leone), con una prefazione di Paolo
Ruffilli che illumina l’originale natura di canto esistenziale di questa
incisiva poesia che realizza un lirismo equilibrato tra la migliore tradizione
italiana e la discorsività delle nuove esigenze comunicative. Del resto, la
poesia è sempre tramite tra il già fatto e la novità e, in questo senso,
l’autrice se ne fa testimone in opera parlando esplicitamente di fratellanza
letteraria e coinvolgendo figure a lei care come Herta Muller o Katarina
Frostenson, per fare due esempi lampanti e decisivi.
La Lorenzini, recensendo il libro della Simonetti, l’ha
giustamente definita “una poesia che è sempre un intreccio di spinte emotive e
di energie intellettuali, di rivelazioni che emergono dal profondo e di
riflessioni che l’intelligenza compie sulla parte istintiva e inconscia.”
Considerazione critica che ritengo calzante a sottolineare quel particolare
risultato stilistico dall’andatura insinuante e quell’espressività costantemente
capace di agire in orizzontale come in verticale. Poesia che ci informa, quella
dell’autrice, e insieme poesia che ci rivela, nella tendenza di un discorso che
poggiando sull’evidenza mira ad illuminare gli aspetti misteriosi.
Consiglio questo Per sillabe e lame, agli
ascoltatori che scopriranno attraverso le sue pagine come la poesia di Francesca
Simonetti scavi attraverso le parole nella profondità di noi, rivelandoci gli
angoli bui dove si sviluppa la dinamica interiore che ci anima e ci guida nelle
vicende e circostanze della vita. È il mio consiglio di lettura di fine anno.
| |
 |
Recensione |
|