Poesie 2009-2016
Carissimo
Roberto,

il
tuo “Poesie 2009-2010” è in realtà un’opera omnia, con tutte le pagine-emozioni
della tua vita così vibrante – ma non è solo questo: il tuo libro è il libro
degli altri, che magari non hanno nemmeno un nome nella loro
sconosciuta solitudine “ma sono”, anonimi, ignoti. Una massa di gente che ci
viene incontro con mille volti e nessun volto. Come parlarne , dunque? Tu lo fai
attraverso un umanissima compartecipazione alla loro pena e talvolta con amara
ironia.
Ma come si fa
a scrivere poesia oggi? Solo trovando poesia nelle macerie di progressive
distruzioni. L’eroismo di sopravvivere in condizioni estreme senza affossarsi
prima della fossa cui tuttavia siamo destinati. Eppure tu riesci sempre a
risollevarti sulle ali di un miracolo, magari in grazia di
“uno stormo di libri
con le ali di ogni colore.
Si levano in volo
leggeri come pensieri
la musica delle storie
il suono della poesia”.
Ti orienti
verso la vera vita – questo il tuo profondo segreto illuminante – sempre
osservando l’esistenza nel fulgore innocente del nascere; chi può dimenticare i
profili di Marta, Anna e di Costanza restituita alla sua trascorsa infanzia? E’
qui che batte il tuo cuore.
Poi ci sono,
dopo i nonluoghi, i “luoghi”, quelli nuovi e misteriosi con arcani incanti
seducenti. Ecco le nuove fiamme che divampano in un inedito vivere, quando
l’oggi si nasconde nel presente. Nel finire tutto può rifiorire.
Che dirti,
Roberto? Questo tuo cuore starà sempre accanto a me,
nel libro che amo, Paola
Firenze, 17 novembre 2016
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