Grendel e il poeta - Da Beowulf a
Shakespeare
Un’occasione straordinaria per approfondire il periodo classico della
letteratura inglese è rappresentata da questa interessantissima sintesi operata
in un centinaio di pagine da Daniela Quieti.
Apprendiamo dalla Premessa dell’Autore che «Questo saggio raccoglie
pagine scelte di storia della letteratura inglese, dall’età anglosassone fino a
quella shakespeariana, con l’obiettivo di proporre un excursus attraverso le
opere più significative di alcuni illustri autori che hanno influenzato lo
sviluppo culturale e sociale della propria epoca e di quelle successive».
Si parte dalle origini, cioè, da quel Codice Cotton Vitellius noto come
“manoscritto di Beowulf” che trascritto da monaci amanuensi intorno alla metà
del secolo VIII ha trasmesso memorie, valori e leggende ascrivibili ai secoli V e
VI.
Si prosegue con Geoffrey Chaucer, «il maggiore poeta medievale
britannico» (sec. XIV), da molti indicato come il “padre della lingua inglese”
per il ruolo letterario decisivo attribuito «alla parlata corrente del suo
tempo, il dialetto dell’East Midland, poi sviluppatosi nel moderno lessico».
Parliamo del traduttore in inglese del Roman de la Rose.
Si incontra poi lo sviluppo delle ballate popolari e dei primi drammi
per arrivare dapprima a Christopher Marlowe e poi a Thomas More. È da qui,
passando attraverso Francis Bacon e John Donne, che si perviene alla grandezza
assoluta di Shakespeare.
Nelle conclusioni, citando Mario Praz, Daniela Quieti conclude da
grande maestro: «In questo saggio mi sono proposta di rinnovare l’attenzione
sulla modernità, sulla creatività e sull’originalità espressiva di alcuni grandi
scrittori britannici – Shakespeare in particolare – i quali, pur appartenendo a
culture ed età lontane, esercitano ancora adesso con le loro opere un fascino
senza tempo, derivante da una significativa sensibilità per la natura dell’uomo,
l’ambiente che lo circonda e il cammino che le genti devono seguire per un
progresso nel quale con-vergano “come in una maestosa confluenza le acque di
molti fiumi”».
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