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Poesie controcorrente e racconti in versi

Si legge con piacere e attenzione la raccolta di versi intitolata Controcorrente con un gioco di lettura allo specchio quasi a voler definire un manifesto di stile e di posizione. Pare di entrare in una galleria privata di bozzetti e di cammei che rivivono, per il godimento del lettore, con i toni sfumati, vivaci, vibrati o drammatici di un attraversamento della pittura italiana da Cremona, Palizzi e Mancini a Casorati con qualche illuminazione futurista.

Un voyage à rebours che evoca persone, sentimenti e immagini con toni e pennellate intrise di ironia, tenerezza, nostalgia, compassione e dolore espresso con un pudore ritroso che si ferma per non rompere quel tono di levitas che vuole essere il leitmotiv del libro. Uno stile profondo, diretto che poco concede alla piacevolezza retorica ed alle citazioni, con una immediatezza di racconto che mette in luce con rapidi e precisi segni la scena, i sentimenti, le emozioni immediate mentre accenna e richiama senza completare, lasciando al lettore spazi e soluzioni.

Versi di grande e apparente semplicità, a volte lancinanti, che però evocano catene di immagini e di sensazioni. E sempre con una piacevolezza che ricorda un sorso di vino apparentemente solo profumato e leggero e invece denso di profonde emozioni di una umanità dolorante, ritrosa e segreta appena accennata quasi per rispettarne il decoro e per questo in un’epoca troppo urlante più evidente e toccante.

E poi ogni composizione meriterebbe un’indagine più attenta di riferimenti stilistici e critici ma questo è stato fatto con sapienza e ricchezza dalle pagine di Paolo Ruffilli e di Carlo Di Lieto, che precedono e seguono i testi mentre questa è solo una paginetta che coglie la raffinata e solitaria sensibilità umana e gli studi severi di un poeta.

Recensione
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