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Premio Calliope1996
Il premio speciale che la giuria del Premio Calliope 1996 ha voluto
assegnare a Veniero Scarselli vuol essere il riconoscimento ad una voce fra le
più autentiche e singolari della poesia contemporanea, da tempo impegnato a
lavorare sulla scrittura poetica non come astrazione dell'io e resa passiva alla
retorica dei sentimenti, bensì come testimonianza dura e impietosa nei confronti
di uno stremato paesaggio di fantasmi sul quale l'uomo sembra ricoprire un ruolo
sempre più dominato dall'assenza, dalla precarietà del reale: un dato di fondo,
quest'ultimo, al cui cospetto il linguaggio di Scarselli afferma tutta
l'improbabilità dell'enunciato e al contempo l'esigenza improcrastinabile di
centrare un oggetto, concentrarsi su di esso, far balenare all'uomo il termine
della lotta inesorabile da combattere contro l'ora che fugge, il tempo che
finisce per scardinare ogni conato di vita. Di qui la titolazione di questa
recente raccolta di versi, Straordinario accaduto a un ordinario collezionista
di orologi, tramite e al contempo mezzo proiettivo per giungere alla domanda
cruciale che tutto riconduce all'anno zero della storia e ogni cosa rimette in
discussione: Ma esiste veramente il tempo? L'idea stessa che possa essere un
luogo fittizio della mente crea illusioni solutorie al cui cospetto il poeta
vive e consuma il proprio smarrimento. A quel punto, l'Orologio cessa di essere
oggetto e assurge a simbologia dell'intero tracciato dell'uomo: tutto questo
espresso in una commisurazione del barocco inteso legittimamente, e finalmente,
come sintonia con la morte, e perciò con il verso come saldatura esorcistica con
la vita. Poesia ardua e complessa dunque, quella di Scarselli, che forse indica
alla parola poetica dell'oggi l'unica strada percorribile: quella che dalla
concettualità del dettato conduce direttamente al mistero impenetrabile della
scrittura; e in questo senso l'arsenale linguistico di Scarselli risulta quanto
mai agguerrito e pertinente.
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Recensione |
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