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E' del febbraio 2010 l'ultima raccolta di liriche di Giovanni Barricelli. Un volume di 450 pagine pubblicato dall'Editrice Genesi di Torino. Scrive Carlo Di Lieto nella sua lunga analisi del testo: "Il modulo stilistico di Barricelli è quello tipicamente lirico, con una curvatura tematica ed espressiva, che tende all'essenzialità e alla purezza. Ogni immagine emerge vivida da un contesto, che guarda al mito, come prospettiva favolosa della condizione umana. L'incontro con i lirici greci è un momento rivelatore di un ascolto interiore, con una forte immedesimazione, che restituisce alla poesia greca continuità e splendore creativo, nel segno della modernità".... "Il verso alato di Barricelli, nel sapiente gioco dei rinvii e degli slittamenti, opera, con un forte incantamento lirico, la trasposizione dall'antico, nell'obliqua luce inquieta, del nostro presente". Altri autorevoli giudizi, riportati nel testo, concordano e completano tale analisi: "Credo che, nella storia del classicismo di ogni tempo, e più specificatamente di quello novecentesco, la posizione di Giovanni Barricelli sia fra le più singolari e originali, perché partecipa al tempo stesso all'imitazione, dell'agonismo, della ricreazione della reinvenzione, e della mescolanza di antico e moderno sapientemente intrecciati e contemperati. Il procedimento di Barricelli consiste nel prendere una parola, un'immagine, una situazione, uno spunto, da un frammento dei lirici greci, per costruirvi sopra proprio testo E' un'operazione che va, di conseguenza, al di là di ogni intenzione nostalgica per il mondo poetico della Grecia lirica, cioè al di là di ogni neoclassicismo, per tentare l'ambizioso scopo della vera e propria scrittura attuale sullo spunto offerto dalla parola, o dall'occasione o dal tema poetico antico, a dimostrazione della validità perpetua anche del minimo frammento con sollecitazione di nuova creazione poetica". (G. Bárberi Squarotti - pagg. 435 e 436). "Il nuovo nasce dall'antico. Il futuro proviene dalla memoria del passato."... Ma la traduzione non è che l'innesco di una nuova fase esplosiva della poesia, perché il poeta beneventano del ventunesimo secolo, dopo aver chiamato gli dei dell'Olimpo sulla terra, sta in mezzo a loro e quelli stanno in compagnia del poeta, dentro un poema che si dilata sempre di più, motivo per cui si ricostruisce tutta la poesia che era andata dispersa con un meccanismo di virtualità verosimile del testo e del contesto, che ci consente di rinvenire il tempo del passato, proiettandolo nel futuro della poesia appena scritta e che anticipa quella che verrà". (Sandro Gros-Pietro - pagg. 437 e 439). Sommessamente l'Autore si sofferma sui problemi esistenziali che assediano i nostri giorni, spesso con spirito pessimistico: "Il giorno è solo un attimo fuggente, / non resta che il brusio del vento, / un'ombra che s'invola, un colore / scoperto e mai raggiunto."... "non spingerti ai cieli infiniti / il tutto travolge in rovina, il / tutto conduce alla terra, / ch'è aspra, / ch'è fredda e accoglie matrigna il corpo dolente". Dietro alcune composizioni appare l'immagine di un uomo provato dal tempo e cambiato nel suo mondo interiore. Le cose belle hanno breve durata e "l'amore non rivive tranne che nel sogno". La Poesia è per Barricelli un confortante ausilio per l'espressione del suo disagio esistenziale e al tempo stesso un approdo e un rifugio. C'è nei suoi versi il rimpianto per una dolce realtà svanita e c'è forse anche rammarico ma non rassegnazione: "Più non reggono le membra, fanciulle / dal canto soave e della voce chiara, / io non posso aggiungere la mia ai / vostri cori, essa non più che un lieve / sussurro è sepolta nella gola. / Potessi almeno seguire i vostri passi / nella danza, ahimè, più non reggono / le membra e le ginocchia tremanti. / ...". "Come vorrei anch'io muovere le ali / e sull'onda gareggiare con gli alcioni / come l'uccello sacro di viola". Da saggio notaio egli prende atto degli eventi senza apparente turbamento né vittimismo. La sua è una riflessione su un vissuto impreziosito dalla saggezza dei millenni. |
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