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I luoghi e i tempi della memoria, l'atmosfera dei sogni, Giovanni Chiellino. che č nato a Carlopoli e risiede a Torino, in Nello spazio della mente ricupera i giorni dell'infanzia e giovinezza, i ricordi e i profumi della sua terra calabra, i volti antichi di mietitori e di tenere fanciulle. Agavi, e zolle. uliveti e vigne, viuzze e cortili, latrati di cani, asini e capre, cavalli e giovenche, serpi e civette, pastori e vecchie, tutto un mondo vivo di memorie arde nella mente, risonante di canti allegri | lą dove raccoglievamo fanciulli frutta e sogni | . Se la vita che tesse tele di ragno, ha velato gli allunati occhi dei ragazzi e spento la luminositą di una luna che versava incantamenti, rimembranze di fiumi e mandorli ricolorano tuttavia la cittą grigia d'asfalto nella quale ora il poeta vive, e la lontananza si tinge di ginestre e gelsomini, oleandri e melograni mentre, nel ricordo, avanzano ragazze bionde e zingare dalla pelle bruna. | Gią nell' orgia della vita | e ormai travolta da dimenticanza |, ritorna Isabel e la pena per una creatura arcana che ebbe in sorte una misura sbagliata. Ogni ritorno ai muri diroccati e alle case vuote, smuove ombre fra silenzi e vento, alza domande sulla vita e sulla morte, indaga i destini. Cosģ, la poesia di Chiellino che sembra perseguire nel canto e nel mito lo spazio dell'infanzia, č in realtą meditato percorso | per tornare al seme | alle vene dell'acqua e della luce |.

In "Casa disabitata", che conclude la raccolta:

Mio sbigottito andare
verso sognato mare
di luminose onde?

Mie divergenti sponde
di fiume inconsistente?
Alle frontiere tra la luce e l'ombra
tacciono le risposte
e le domande
urlano nel vento: anime incerte
nel fuoco del tormento.

Recensione
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