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Veniero
Scarselli, poeta fiorentino che ha fatto della sua fedeltà alla costruzione
poematica un vero e proprio manifesto di poetica, in questo libretto salda
materia filosofica e materia affettiva con convincente esito di lettura. La
sapienza del Libro Tibetano dei morti è concentrata in pochi ma concentratissimi
versi. L'immagine del viatico affidato alla moglie, perché assista il compagno
nella fondamentale esperienza di premorte, è raccontata in tonalità delicate,
che sigillano una complicità assoluta, che va oltre lo struggente commiato. Una
sorta di testamento spirituale che è anche un bellissimo omaggio alla donna,
come compagna prediletta per la soglia più difficile.
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Recensione |
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