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Concerto
Intellettuale di rara sensibilità, dotato di una profonda cultura umanistica,
Roberto Mosi racchiude nel suo animo doti di grande capacità espressiva ed
un infinito senso di amore teso alla suprema elevazione del cuore e della mente.
Ne è una testimonianza questo libro di sublimi poesie, armoniche, ritmiche,
quasi un ditirambo greco, un Concerto appunto di suoni, voci, suadenti parole.
Musica che inneggia il sole, la luna, le stelle, la terra, l’acqua e il vento.
Questo prezioso florilegio di poesie si apre con una sinfonia dedicata alla
città etrusca di Populonia, luogo di incanti e magie. Segue l’inno dedicato alla
ninfa Flora, il mitico personaggio che richiama la meravigliosa Firenze con il
suo antico appellativo “Fiorenza” che per la sua bellezza scioglie il cuore,
ammalia e incanta, tocca e commuove. Il flusso delle emozioni che scivola pian
piano durante la lettura di queste meravigliose pagine, tra frammenti di
memoria, simbologie e tanto sentimento nel raccontare e descrivere luoghi e
personaggi, penetra nell’animo del lettore e lo eleva spiritualmente alle più
alte vette della conoscenza e del sapere.
Il tutto è coronato da un gioco di
richiami, metafore, allegorie in una fusione completa tra sogno e realtà,
desiderio e ricordo. Questa raccolta è un vero e proprio canto anche per la
primavera, l’estate, l’autunno, l’inverno, con i loro colori, sfumature e toni.
Versi soavi che comunicano al lettore un senso di pace ed armonia. Poesie che
catturano per la loro intensità emotiva, per la melodiosa linea musicale e per i
versi densi di una forte carica espressiva.
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Recensione |
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