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Enciclopedia dei Loris-Petrolini.
Tempi, luoghi e personaggi di una coppia di caffè concerto
Come scrive Maria Calò nella prefazione ad Enciclopedia dei Loris-Petrolini,
un’indagine così puntuale e minuziosa sul mondo del Caffè concerto non era
ancora mai stata svolta e si resta stupiti dall’attenta ricerca storica
effettuata da Calcagni, attraverso una quantità inesauribile di materiale
documentario, che prende vita sotto i nostri occhi, restituendoci l’immagine di
un universo straordinario che si dipana all’interno dei teatri di varietà, da
quelli infimi a quelli più prestigiosi, in numerose città italiane e straniere
tra la fine dell’Ottocento e l’inizio del Novecento.
Il testo esamina in profondità il mondo del
Teatro di varietà, ritenuto forma non nobile dell’universo del teatro
italiano, ma che tuttavia è stato oggetto di molte analisi da parte di cultori e
critici del genere anche attraverso la pubblicazione di numerosi periodici ad
esso dedicati.
Enciclopedia dei Loris-Petrolini
è un vero trattato sul tema suddetto e,
nell’indice delle voci, dopo l’introduzione dell’autore, presenta, in ordine
alfabetico, quelli che sono stati i contenuti più significativi di questo genere
di espressione artistica, sia a livello di interpreti del settore, sia di
fenomeni relativi ad esso.
Il punto centrale, intorno al quale ruota il
libro, che si può considerare una vera e propria ricerca di carattere
enciclopedico, è quello dell’analisi del duetto, del sodalizio artistico, tra
Ines Colapietro, in arte Loris, ed Ettore Petrolini, durato dal 1903 al 1911.
Entrambi romani, i due artisti, hanno dato vita
ad una coppia che, nell’arco di tempo della sua durata, ha conquistato platee in
teatri di tutta Italia.
Nella cronistoria del sodalizio artistico,
relativa al 1903-1904, leggiamo che a Roma, nel settembre 1903, Petrolini,
reduce dalla scrittura al Varietà di Velletri, cominciò a far piazza
tra il Concerto Gambrinus e il Morfeo, in cerca di nuove opportunità
Ines Colapietro, viene descritta, quando si
esibiva al Gambrinus, come una ragazza molto bella, la promessa del varietà, la
canzonettista tutta verve, la giovane promettente, formosa, simpaticissima
Colapietro Ines.
L’attrice, riconfermata a furor di popolo dopo
la prima quindicina, rimase ad esibirsi in quel teatro tutto il mese di
settembre
Come scrive Calcagni una sera, e magari più di
una, Petrolini l’andò probabilmente a vedere, rimanendone colpito.
S’incontrarono. I due giovani artisti, romani
entrambi e nativi dello stesso rione, cominciarono a definire progetti.
Lui le propose di formare un duetto e, quale
prova tangibile delle opportunità che non avrebbero tardato a dischiudersi, le
portò in dote la scrittura per Civitavecchia.
In quel momento, probabilmente, era più lui ad
aver bisogno di lei, che del contrario.
Decisero che valeva la pena di tentare.. La
ragazza, presumibilmente dietro suggerimento del nuovo compagno, assunse il nome
d’arte di Ines Loris, abbandonando il cognome anagrafico col quale, fino a quel
momento, aveva calcato le scene.
L’epopea dei Loris-Petrolini era cominciata.
Nella prima quindicina del novembre del 1903 la
coppia si esibì al Caffè Corso Roma di Alessandria che le valse la prima
recensione sulle pagine di Café Chantant
I Loris-Petrolini, artisticamente, apparivano
bene assortiti.
In uno stralcio del primo editoriale, con
relativo cliché, che “Il Café-Chantant”, periodico di riferimento del
teatro di varietà, dedicò alla coppia, viene riportato che i Loris-Petrolini,
artisticamente, apparivano bene assortiti.
Così leggiamo nel suddetto pezzo:-“ Piccola,
dai lineamenti delicati e dalla vezzosa silhouette la Loris è un’elegante
canzonettista, canta con garbo, ha gradevole timbro e la padronanza della scena
attesta in lei un’artista provetta per quanto giovanissima e lui, il Petrolini,
pure giovane porta nel suo attivo… attività, sapienza nelle macchiette,
ricercatezza nel vestire e indovinata interpretazione rappresentativa- “.
Nel numero duettistico, i Loris-Petrolini
costituivano una coppia comica di discreto successo ma che non lasciava
presagire gli esiti di carriera che avrebbe poi conseguito.
La Loris, comunque, non sembra fosse un animale
da palcoscenico e non era certo aiutata da mezzi fisici straripanti.
Opera di eccezionale acribia, Enciclopedia
dei Loris-Petrolini, si può definire come un lavoro accurato e
riuscitissima, che ha per tema l’affascinante mondo del Caffè Concerto.
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Recensione |
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