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Sinfonia per San Salvi
Da Skype a piazza Bovio: sogno per una sinfonia
In questi tempi di
confinamento forzato è bene avere progetti su cui lavorare e coltivare il sogno di poterli realizzare ad emergenza finita. È il caso di questo progetto multiforme
Sinfonia per San Salvi, che abbraccia la poesia, la musica, la fotografia per
raccontare due luoghi suggestivi: l'ex Ospedale
psichiatrico di San Salvi e la città di Piombino con la sua piazza Bovio aperta sul mare
ove gli autori sperano un giorno di poter rappresentare l'opera. (Roberto Mosi)

Tempi difficili
Tempi difficili, surreali quelli che stiamo vivendo, il virus infierisce,
siamo presi dall'angoscia, il nostro pensiero è vicino alle persone
colpite dall'epidemia e ai cittadini impegnati, per il loro lavoro, a combattere i morsi di questo flagello. In questo spazio sospeso di tempo fra
uno ieri che sembra lontanissimo e un domani difficile da immaginare, un
versante particolare, piccolo in sé ma degno di attenzione, è quello dei
progetti e delle manifestazioni culturali, nelle loro diverse declinazioni espressive, già programmate ma che sono state bloccate e rinviate
a un tempo, sembra, lontano, indefinito.
Fra questi possiamo porre la presentazione programmata a breve di un libro appena uscito, fresco di stampa
come si dice, di un genere composito - poesia, racconto, fotografia, musica
e altro - che ha visto il concorso di più autori. Si tratta della
pubblicazione Sinfonia per San Salvo. Variazioni per parole e musica. Litania su Piombino, ad opera di chi scrive, poeta e fotografo, con il concorso
della scrittrice Nicoletta Manetti e dell'editore e scrittore Gordiano
Lupi, che in questa circostanza, per l'amore della sua terra, indossa la veste
del poeta. È pubblicata da li Foglio, una valorosa casa editrice dì
Piombino, città periferica, situata in una posizione meravigliosa sul
mare.
Il libro è dedicato a Carmelo Pellicanò,
ultimo direttore dell'Ospedale psichiatrico di Firenze, ed è illustrato da una serie
di fotografie in bianco e nero che ritraggono alcuni edifici della vecchia struttura ospedaliera
fìorentina. Al centro dell'opera la storia e
le memorie di un non-luogo particolare, il parco di San Salvi. Ci si avvicina
al mondo della follia. alle memorie di questo luogo segnato dalla storia,
al tentativo di riannodare fili di speranza non con la sola parola ma con una pluralità di
strumenti espressivi, sostenuti dal ritmo, dal suono, da notazioni timbriche.
La poesia, le parole dei racconti, a scansione delle immagini
fotografiche, il canto l'arte coreutica giocano con le forme del mondo della
musica. È abbandonata la consueta fisionomia del libro, orientata in una
sola direzione. per seguire il movimento delle composizioni musicali in andanti plurali, ascendenti e discendenti.
Rompere i confini della parola scritta
I quattro tempi della Sinfonia per San Salvi sono dedicati a quattro
visioni della «Terra» - Desolata, Follia, Liberala, Riconquistata - e alternano
ricostruzioni di vicende individuali e di comunità umane. Seguire questi
percorsi può dare come un senso di libertà nel passaggio da uno strumento
espressivo all'altro; nel passaggio del testimone fra un autore e l'altro, come avviene nella presente
esperienza compositiva, con l'intervento di Nicoletta Manetti, padrona di
una capacità nel racconto che incanta e con quello di Gordiano Lupi che
propone, da poeta questa volta, la commovente Litania su Piombino, testimonianza di un amore appassionato per la sua straordinaria città di mare.
Libertà poi di aprire nel testo della Sinfonia per San Salvi, sempre nuovi
orizzonti (Terra Desolata, primo tempo), in luoghi
diversi, dal paesaggio cupo della Londra dopo la Prima Guerra mondiale, tratteggiato da T. S. Eliot, all'atmosfera frenetica di Firenze, invasa dai piccoli
commerci e dal turismo di massa, alla desolazione degli altoforni spenti di
Piombino.
Per passare poi (Terra Follia, secondo tempo) nel precipizio della
disperazione, nella memoria di quello che è stata la cura «istituzionale» della follia, nell'ex-manicomio di San Salvi, alla periferia di Firenze. In questo muoversi alla ricerca di altri orizzonti,
vi è il tentativo di guardare al nostro mondo con uno sguardo diverso (Terra
Liberata, terzo tempo), in consonanza con la ricerca di un futuro migliore.
Vi è infine (Terra Riconquistata, quarto tempo) l'aprirsi del paesaggio marino, la ricerca con la mente e con il
corpo,dell'aria del mare, simbolo di speranza nella Sinfonia, di riconquista di
un diverso destino. Il movimento Finale va in scena, appunto,
in un luogo sul mare, fra i più belli che è dato conoscere, piazza Bovio, a
Piombino, uno spazio proteso sulle onde, che suscita nostalgia di lontananze,
desiderio d'infinto. Su questo palcoscenico si congiungono le trame della
narrazione,in un incontro di temi, linguaggi, forme espressive musicali,
coreografiche, poetiche, quasi a voler rompere in maniera definitiva i confini della parola scritta.
A Firenze e a Piombino?
Domani, chissà!
In questi giorni di confino obbligato nelle nostre case, il lavoro per la
presentazione della Sinfonia per San Salvi, prevedibilmente, al momento, in
una biblioteca fiorentina o in un caffè letterario o in un museo, va avanti, con
«incontri» telefonici, via Skype, email, ecc. Io e Nicoletta abbiamo
provato più volte la lettura di parti essenziali dei quattro Tempi della
Sinfonia: è pronto un primo canovaccio, con un tempo lettura cronometrato di
circa 55 minuti.È decisa la scelta delle immagini fotografiche che saranno proiettate,per
un verso dedicate all'edificio delle «Agitate» dell'Ospedale psichiatrico,
per l'altro,a piazza Bovio aperta sul mare, a Piombino, dove nell'intreccio
dei fili della speranza, si compie l'ultimo tempo della Sinfonia. Per questo è
già pronto un video trailer - in progress - dell'opera e delle sue immagini
fotografiche 1) come è accessibile il video sulla composizione poetica Litania per Piombino
di Gordiano Lupi.
Per il nostro lavoro è poi di rilievo la parte musicale, per i quattro
Tempi: i primi orientamenti sono per citazioni da: Carmina Burana, Gimnopodie
n°1 di Erik Satie, Ti regalerò una rosa di Simone Cristicchi, l'aria Cielo e mare
dalla Gioconda di Amilcare Ponchielli. Un passaggio da sottolineare, per
la parte finale della Sinfonia, ambientata in piazza Bovio, sarà la
partecipazione di un baritono che canterà l'aria Pescatore affonda l'esca,
dalla Gioconda, e quella di una danzatrice che interpreterà una scena da Musica
Follia di Antonio Vivaldi.
Il sogno, speriamo a portata di mano, è quello di mandare presto in scena a Firenze la presentazione della
Sinfonia per San Salvi, nella veste ricca di forme e di lingue ora illustrata;
il sogno più lontano, forse impossibile, è quello di dar vita alla Sinfonia,
nel contesto meraviglioso di piazza Bovio, a Piombino, nel paesaggio
«infinito» di terra e di mare.
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Recensione |
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