Il poemetto in 17 lasse, liberamente tratto dal "Libro
tibetano dei morti" si intitola Diletta sposa ed è scritto da Veniero
Scarselli, vincitore del "Premio Cinque
Terre 2003".
Come spiega l'Autore, il "Libro tibetano dei morti" conduce
alla salvezza, perché possiede i fondamenti della sapienza spirituale buddista.
Tale libro è una Guida alle varie fasi che si succedono alla morte fisica:
immagini divine, apparizioni infernali, abbaglianti luci del Vero e fioche luci
ingannevoli.
La liberazione da esperienze terribili di chi ha peccato e
dai cicli di reincarnazione dipende dalla capacità e dalla volontà di
riconoscere la luce giusta – la Verità – e di abbandonarsi ad essa.
Recitate da una persona amica le esortazioni sacre, il
morente è aiutato nel distacco dell'anima dal corpo. Il protagonista ringrazia
la moglie di averlo protetto in vita. E ricorda il suo amore:"Sai quanto amassi
guardarti | tutta raccolta negli occhi |... era come se l'anima mia |/ fosse dentro
alla tua, e la tua | nella mia, e crescessero insieme | saldandosi in un nodo
inestricabile..." "Ma un giorno dovrà pur venire | la tristissima ora del
distacco | da tutta questa troppa felicità |...Temo che (la mia anima) dovrà
seguire il Karmal nel buio di un corpo più rozzo | in cui dovrà fatalmente
incarnarsi."
Guarda, mia sposa, "...Anche se immobile e freddo, | l'anima
(di tuo marito) gli aleggia vicina, | i suoi sensi sono ancora desti | egli sente
e forse vede || ...è ancora solo un corpo di bambino | che trattiene tenacemente
il suo spirito..." ".. oh mia troppo amata, amata sposa, | mia terraferma, mia
isola, mio scoglio | quelli come me hanno bisogno | che una guida severa e
amorosa | li aiuti a staccarsi dal mondo | ricordandogli i precetti dei Sapienti
|
per poter attraversare i fantasmi | e gli ostacoli della Vita Intermedia | e
cercare di distinguere fra tante | la Vera Luce, ch'è solo di Dio."
...Ma quelli che non badano ai precetti "dovranno ancora a
lungo purificarsi | rinascendo nella cieca materia | come uomini infami o animali
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sdebitarsi dei propri peccati..." "Ti prego, mia sposa diletta | ripetimi a lungo all'orecchio
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le antiche esortazioni dei Sapienti, | sì che possa ravvedermi e riconoscere | la
via che porta alla mia nuova rinascita..."
Veramente la Cultura e la Spiritualità hanno una portata e un valore
universali, e in tutti i tempi!
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