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Il Vantaggio del
Dubbio

Poesia. A parte
la nota in quarta di copertina e una succinta biografia, per affrontare questo
consistente volume di liriche ci si deve basare sulla parola, che è poi
l’essenziale. Sgombrando subito il campo da eventuali precisazioni, ci troviamo
di fronte a una poetica assoluta, che vive all’interno di una sfera
creativa personale, al punto da evitare riferimenti di qualsiasi tipo che
abbiano attinenza con una storicità, salvo evidentemente il linguaggio
collocabile in una determinata epoca.
Si deve dire: è poesia pura, senza
se e senza ma. Quindi la sua funzione, e di conseguenza anche una
certa validità, va ricercata nel percorso di composizioni che vivono di vita
autonoma, ancorché collegate da un filo stilistico. Ne deriva perciò una
tendenza metafisica, che incontriamo in qualità di evento poetico.
Se già
la prima poesia rappresenta una traccia che riconduce al titolo, la speculazione
interiore, ma senz’altro rivolta ai fenomeni della realtà, induce a seguire quel
percorso che, rinnovandosi, rimane però nella sfera di tempo non tempo. Quando
il poeta asserisce che “l’ordine delle cose è anch’esso un’idea” crea un dato
fondamentale entro cui muoversi in senso critico. Prendiamo un tema qualsiasi,
quello ‘astratto’ della musica, che incontriamo in pochi casi: essa è per
l’anima, il che rientra nell’insieme concettuale dell’autore; oppure può
trasformarsi in danza, perciò in un movimento che si concretizza; o
risultare un eco, per attingere alla nostra attenzione; o espandersi sino
all’identificazione. Non si dimentichi che anabasi ha più significati,
tra cui quello ascendente nella musica.
Questo è un solo elemento, ma tanti
altri ve ne sarebbero. L’apertura di uno spiraglio verso l’infinito rinforza
l’impressione che si aveva all’inizio. Ci soccorre un’assenza, o quasi, per via
del Dubbio, ossia la presenza di un dio: quando vi è, appare parziale.
Alla fine si deve ammettere che l’uomo può disperdersi “nel suo stesso segreto”:
un modo per comprendersi, e nel contempo capire il significato del nostro
passaggio.
Per quanto ben definite nella loro identità formale e linguistica,
tra queste poesie si va alla ricerca di un testo perfetto; se non lo è,
si avvicina di molto La vita senza specchi: il sentimento di bellezza che
viene trasferito nella scrittura riveste un’importanza decisiva allorché si
tratti di fare poesia: l’eleganza può coniugarsi al pensiero, un connubio che si
intravede raramente, ma è qui pienamente realizzato.
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Recensione |
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