| |
Un’altra pelle
Poesia. Nell’affrontare una raccolta di haiku conviene fare una premessa. Quando
una metrica si trasferisce in una lingua diversa occorrono sempre degli
adattamenti che ovviamente non corrispondono alla struttura originale,
tenuto conto anche degli aspetti fonetici che definiscono il verso in una realtà
pressoché unica: il che vuol dire che un verso non è mai uguale a un
altro, a meno che sia composto dalle stesse parole.
Come si sa l’haiku è una
forma di diciassette sillabe, che si possono considerare o metriche o
grammaticali. Poiché l’haiku entra nella nostra lingua, le regole di cui terremo
conto sono quelle della metrica italiana. Il settenario è un verso mobile, che
si sposa con l’endecasillabo, ma può venire introdotto liberamente. Il rigore
formale tipico dell’haiku – come da noi il sonetto – ci permette qualche
osservazione. Esempi: “t’accarezza la brezza” incipit anapestico; “capigliatura
sciolta” con accenti di quarta e sesta; “sotto lo sguardo tondo” incipit
dattilico; “col sole intanto gioca” con sinalefe, giambico.
Può sembrare che un
verso breve come il quinario non dia la possibilità di tante varietà: l’autrice
invece riesce a sfruttarlo a fondo. Esempi: “Ninfa stai attenta” ecco un caso
particolare, la sinalefe su tre vocali (aia) che andrebbero separate,
prefigurando un senario; tale unione (aia) è tipica della poesia antica;
“Languida palma” dattilico; “Per non pensarci” accento di quarta; “un tuono
belva” giambico; “Ho due gobbe” dieresi d’eccezione (düe); “Soltanto una”
dialefe (o \ u). Si potrebbe andare avanti, ma ciò che interessa a chi legge, in
genere, è il contenuto dei singoli haiku. La parte uno contiene haiku più
vicini alla tradizione, ma si può star certi che l’autrice riesce a trovare
nuove soluzioni anche per le piante, spesso correlate ad aggettivi che le
definiscono nel modo più appropriato.
La parte due invece ci avvicina al
mondo animale; se prendiamo ad esempio la figura del gatto, il suo carattere
viene precisato o considerato nella sua singolarità, ossia l’agilità (Ombra
furtiva) e gli occhi color topazio. La parte tre si riferisce
alla pittura: superfluo qui ricordare che la poetessa è originale anche quando
si applica all’arte figurativa; probabilmente i pittori menzionati sono quelli
più vicini al suo sentire. Ci riferiamo a Fontana, famoso per le sue tele,
si fa per dire.
O a ispirare potrebbe essere Chagall, la cui fantasia ci risulta
prossima, almeno spiritualmente, allo stile pittorico della Dzieduszycka. Ben
diversa è la pittura di Frida Kahlo, che ci mostra un realismo non privo di
momenti fantastici. La parte quattro acquista il ritmo della seduzione,
condotta si può dire con mano maestra. Si riesce a capire e a non capire, poiché
il velo viene effettuato attraverso la parola. Ancora una volta
l’autrice, calata in una forma che supponiamo ha voluto sperimentare, riesce a
imporle il suo carattere, un segno distintivo che poteva naufragare nella
forma e invece fa rilevare la singolarità che dovrebbe appartenere a un poeta
degno di questo nome.
L’ultima parte ha un titolo: sotto la brace.
Tecnicamente notiamo un quinario con accenti ribattuti: “Libertà cara”; e uno
che si affida a una notevole perizia metrica: “Direi due anni”; in questo un
esempio raro di diesinalefe (dü^ean) oppure dieresi d’eccezione (rë i), tuttavia
sconsigliabile, e conseguente sinalefe (due^an), di fronte alla divisione con
dialefe (due \ an); “Quel che viltà fu” ipermetro. Nel soggetto abbiamo sentore
di un mondo ove agiscono sentimenti e dove l’ipocrisia trova modo di esercitarsi
o almeno di prefigurarsi come ipotesi.
Ma in realtà vi troviamo pure una
storia, con quei rapporti che diventano un gioco speculare. Sembra
impossibile che l’essere umano riesca a dimenticare, semmai a fingere di farlo.
Ecco che un piccola composizione si amplia sino a comprendere tutto ciò che non
era previsto: si parla di tradizione, naturalmente, ma con l’autrice nessuna
certezza di stare entro dati limiti. Questa è la vera libertà: le regole valgono
soltanto per chi non ha inventiva.
| |
 |
Recensione |
|