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Poesia. Che ci si
creda o no, gli angeli esercitano un loro enigmatico fascino: ma qui – ci pare –
l’aspetto di simbolo o emblema è presente; sicché fin dalla prima, fluente
lirica (Silenzioso canto malinconico) si definisce la peculiarità della
raccolta, in cui la memoria classica (linguisticamente) si evince qua e là: ‘Non
peregrina al sol, | come la notte’ (Sogni luminosi, vv. 1-2), e il tono
umbratile spicca, si fa intima sostanza, in particolare nel testo eponimo (p.
29), a volte evocando intense figurazioni (Sepolcri imbiancati) o con
traslati continui (Sogni), come ‘sguardi di ametista’ (v. 9).
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Recensione |
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