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Poesia.
Trascorsa l’ondata
d’avanguardia
anni Sessanta, restano autori che, come Guzzi, pur apparendo nell’aura
avanguardistica, propongono un loro peculiare linguaggio: l’ironia
è
un’arma
spesso valida, così
come il pastiche, qui francese, su Leopardi (p. 41). Pure la
disposizione visiva o, se si vuole, versale, ha un senso propositivo. Fermarsi
tuttavia ai tecnicismi è
rendere un cattivo servizio a un poeta dotato di costante e concreta fantasia
(termini non contrastanti): affiorano perciò
nuovi archetipi, altra non contraddizione. E s’inseriscono
ad hoc le penetranti tavole di Budetta.
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Recensione |
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