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Narrativa. Parlare
di bozzetti (la prefazione non è firmata) sembra un po’ riduttivo: il taglio
della narrazione è sempre presente, anzi, nei testi più brevi quel singolare
procedere con una scrittura spoglia e immediata, che percepisce cose e fatti e
li traduce quasi visivamente, perviene a completa realizzazione. La quotidianità
è costante, il futuro ciò che non accade (Storia di gente comune); anche
se i giorni non rivelano sorprese, i piccoli fatti assumono valore emblematico
in un mondo senza uscite, ma qualche scappatoia per quanto temporanea esiste
(finale di Un invito a nozze); è Una luce dal profondo l’esito
forse più significativo: la trascendenza sperata s’intravede e subito si
dilegua, non lasciando di sé memoria, simbolo della stessa felicità, di
un’utopia di felicità.
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Recensione |
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