| |
Poesia. La
rigorosa forma del sonetto rivive con Piantini: quasi tutti a rime piane, con
esempi di tronche (s. 48) o sdrucciole nel s. 40; qui si osservi che a tre
rime perfette di cui due identiche (règola,
tégola,
frégola)
segue un’assonanza
(bazzecola). Le rime rispettano lo schema alternato o a chiasmo
(fronte), stesse varianti nella sirma. Il primo verso del s. 26
‘Che
dire di questa Piombino briosa?’
si prefigura, volendo, come doppio senario. Tecnica consumata e contenuti
elevati. Per il poeta scrivere sonetti
è
impulso irresistibile (s. 39), anche se la poesia interessa a pochi (s. 34).
| |
 |
Recensione |
|