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Poesia. L’esame
di un’opera
parte spesso dall’esterno,
cioè
la struttura, qui in sei parti, la più
corposa la prima (La donna) con undici testi. L’altro
elemento, più
tecnico, l’anafora,
come a ribadire un concetto, affidato sì
al ritmo, ma di più
a un ritorno, a volte in modo alternato (Libertà).
Una lirica come ‘L’orchidea
nera’,
per fare un esempio, trapassa il semplice movimento illustrato, ma di
relazione, attraverso la parola rievocativa in una simboleità
che, proprio dal dato reale, suscita impressioni nuove. La rappresentazione di
‘Giunte
le mani’
entra direttamente in un dis-oggettivo valore trascendente.
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Recensione |
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