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Saggistica. In
E.F. Accrocca (1923-1996) si compendiano esperienze
–
perfino contrastanti –
di mezzo secolo, seconda metà
del novecento. In questi atti del Convegno (Ostia, 27-IV-2006) i varî
contributi delineano più
l’aspetto
critico che biografico della sua produzione: dal periodo giovanile (il
Portonaccio è
del 1949) esaminato da Riccardo Scrivano, a quello ultimo, a cura del
prefatore. Dallo stile quasi neorealista si passa a una rara maturità
di eloquio: ‘Il
nome | è
nelle piante che coltiverai’
(p. 45). C’è
una parentesi d’avanguardia,
sperimentale (saggio di Maria Armellino), ma sempre sostenuta da un’individualità
peculiare. Gli altri ‘atti’
sono di Walter Mauro, Donato Di Stasi, Luciano Luisi, Giuseppe Tedeschi ed
Elio Pecora.
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Recensione |
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