Equazione ultima
La singolarità di
questo romanzo consiste nello sdoppiamento della narrazione e nell'idea
centrale che regge la trama. Se già altre volte piani concettuali del tutto
diversi si erano incontrati (per esempio in W. Hodgson), qui il principio è
sostenuto da una logica che pur partendo dall'umano conduce a un progetto
superiore che soltanto nel finale scioglierà l'arcano: l' intuizione — senza
dubbio notevole — caratterizza e rende forse unica la vicenda narrata.
Diciamolo subito:
non è un libro "facile". Le storie parallele e/o coincidenti si pongono per
l'appunto su due livelli: fantascienza e "rilettura" in chiave personale —
ampliata e quindi con parti ipotetiche — riferita in particolare agli eventi conclusivi del Vangelo.
Molto si è scritto
sui personaggi che ruotano intorno alla figura del Cristo (Pilato, Giuda,
Barabba, ecc.), ma Fassina ne ha trovato una sua interpretazione, anche
psicologica, fatto da non sottovalutare in quanto spesso ci si era limitati a
delinearne unicamente i caratteri esteriori o simbolici.
Quando poi l'autore adotta un linguaggio fantascientifico, lo fa conservando tratti
descrittivi e perfino poetici, come nel suggestivo inizio: "L'ampia sala
circolare era immersa in una luce azzurrina, ovattata, di cui non si scorgeva
l'origine". Naturalmente la scrittura, da un punto di vista estetico, risulta più rilevante nei capitoli dedicati alla "rilettura" evangelica: purezza e semplicità che bene si attagliano all'argomento.
Da non ignorare le
citazioni scelte per introdurre ciascuno dei 15 capitoli, in ispecie quelle da
H. Bergson e dal polacco Z. Herbert, del quale non possiamo fare a meno di
riportare un inciso: "Bisogna entrare in una pietra, in un albero, nell'acqua".
E, nella Bibliografia di p. 191, significativa la presenza delle Ficciones di
J. L. Borges.
Non sveleremo it
contenuto del libro, poiché riserva una sorpresa al lettore che, siamo certi,
verrà gradualmente preso dal ritmo narrativo dell'opera: un romanzo di fantasia,
ma in grado di svelare probabili aspetti della "verità".
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