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Narrativa.
Silvio d’Arzo
(Reggio Emilia, 1920-1952) è
lo pseudonimo più
noto, tra quelli adottati, di Ezio Comparoni. C’è
da chiedersi quanto e come avrebbe prodotto ancora se non fosse prematuramente
scomparso (leucemia). La morte può
morire: è
il paradosso contenuto nel secondo racconto
‘Una
storia così’.
L’assurdo
è
preannunciato. L’angelo
appare figura emblematica e misteriosa, propone una visuale diversa della
realtà,
così
la scrittura diviene quel luogo virtuale oggi espresso con mezzi scientifici.
La solitudine trova un piano espressivo nell’immagine
che chiude il primo racconto (eponimo).
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Recensione |
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