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Teatro.
Prosegue la pubblicazione delle opere giovanili di Nigro; in questo terzo
volume un atto unico in tredici scene. All’epoca
(1958) l’autore
aveva diciannove anni, e malgrado la giovane età
ha saputo creare un pezzo brillante, dove i caratteri sono
‘sagacemente’
delineati. Quello di Marta è
piuttosto pratico, poiché
mira al denaro: chi chiederà
la mano della figlia Margherita deve avere un buono stipendio. L’innamorato,
ottantamila lire al mese (p. 36). Lieto fine, come si conviene, e anche
umoristico diciamo noi, tra le
‘risa
generali’.
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Recensione |
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