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Narrativa. Volendo definire un romanzo di questo tipo si potrebbe coniare la
denominazione di Grande Fantasia: sospeso tra la garbata ironia e la fiaba, si
avvale di svariati caratteri tipografici per evidenziare o distinguere
particolari momenti della narrazione. Una struttura organica però esiste:
l’opera è infatti divisa in tre parti o libri. Nel primo la suddivisione
ulteriore è per atti. Nel 2° (La stella cometa) l’angelo parla in prima persona.
L’ultimo (Musica per corpi celesti) è il più ‘variopinto’ e fantasioso anche
come linguaggio: l’armonia delle sfere (cfr. Macrobio) pare essere idonea agli
angeli. C’è infine un’appendice dedicata a un angelo decaduto (Lucifero).
Significativo il discorso ‘angelico’ di p. 77, es. ‘Perché il desiderio, nella
mente e nel cuore, è prima di tutto verità’, concetto che rievoca sant’Agostino.
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Recensione |
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