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Poesia.
Cercare in questi 111 testi numerati un centro nel senso di un punto attorno al
quale svolgere una pur esile trama narrativa, forse sarebbe problematico; perché
la poetica della Pizzi è piuttosto per germinazione spontanea, in un flusso
variegato che si ipotizza anche onirico, probabilmente automatico o
semi-automatico. La parola rivela allora aspetti metamorfici: ‘la bara si faccia
alata | la madre si faccia resina’ (81). Pertanto il continuo verbale sviluppa
potenzialità inaspettate, talvolta non facilmente recepibili: ‘formica unica
senza alcun lavoro | o lavacro di mimica con dio’ (86); niente pare vincolare
formica a mimica, ma quest’ultima si produce, volendo, ‘per
diminutionem’ di mirmica.
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Recensione |
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