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Narrativa. Un
romanzo da considerare su due versanti: linguistico/stilistico e narrativo;
articolato in un prologo e 55 capitoli racconta la storia di una famiglia che
emigrata negli Stati Uniti viene a contatto con le rivendicazioni e le lotte dei
lavoratori: siamo nel primo novecento. Sul piano tecnico l’autore
usa una terminologia colta (vi sono difatti parole in greco) e una scrittura
indubbiamente ‘sviluppata
con meticolosa cura artigianale’
(M. Cancogni) ma con momenti creativi, es.
‘Una
leuca bambagia di cirri carezzava la sommità
delle alture’
(p. 41) o ‘il
sole trafilava spessi canapi di luce’
(p. 119): singolarità
di uno stile cui si aggiunge il piacere di seguire trama e personaggi.
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Recensione |
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