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Narrativa. Non
sono tante che le donne che scrivono fantascienza: quando lo fanno (come M.
Poloniato) conferiscono alla narrazione maggior sentimento.
‘Nella
nostra Isola, nella nostra cultura, gli uomini amano gli uomini, le donne
amano le donne’
(p. 50); ma l’Isola
è
un inganno. Siamo nel XXIII secolo d. C. L’isola,
imprecisata, si trova nel mar Egeo ed
è
una specie di enclave fuori del mondo, anzi, del Mondo Lontano: qui l’amore
è
secondo ‘la
legge di Omos’
e i personaggi ricalcano antichi nomi greci: Calipso, Cassandra, Ulisse, ecc.
Ma, contro ogni regola, l’incontro
eterosessuale avviene. Capitoli snelli e scrittura lineare, con spunti poetici
(poeti-simbolo dell’Isola
Saffo e Teognide).
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Recensione |
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