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Saggistica. Dopo l’estinguersi o quasi delle avanguardie e delle successive
neo-avanguardie, a tratti naufragate nell’illeggibile o nell’astrazione della
parola, tanto da perdere i contatti con l’oggetto, sia pur metaforizzato, la
poesia tende ora a ricostruirsi su individualità singole, in parte svincolate da
scuole e correnti. Un panorama ampio e criticamente considerato in questo
eccellente saggio. Pare anzi che si stia consolidando un ricupero di coscienza
nell’articolare i portati linguistici. È impossibile qui dare qualche nome per
la quantità di proposte: autori originali e diversi fra loro. Fa comunque
piacere che venga, per esempio, riconosciuto Alfredo de Palchi ‘uno dei poeti
più significativi del secondo Novecento’ (p. 43). La vasta indagine di
Linguaglossa fornisce allo studioso coordinate per ripercorrere e integrare la
storia letteraria italiana (nello specifico poetica) dal primo dopoguerra ad
oggi.
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Recensione |
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