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Poesia.
La sostanziosa raccolta di versi attinge talvolta a un retroterra classico — si
vedano taluni termini desunti da un lessico squisitamente poetico. Ma è
l’afflato religioso a emergere, un anelito alla trascendenza che rende
trasparente la scrittura, con figure spesso luminose, es. ‘la foresta d’oro |
degli orizzonti’ (Sinfonia divina), e con vivo sentimento di bellezza che
si trasfonde in una ideale eternità. Gli aspetti vocativi mostrano lo slancio
interiore con freschezza di stile, anche in testi alquanto estesi come a p. 198
e ss. Vi è comunque capacità di sintesi, sicché in tre soli versi viene
rappresentata una varietà ‘intuitiva’ di sfumature: ‘Destrieri selvaggi |
cavalcano | inauditi silenzi’ (p. 187).
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Recensione |
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