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Poesia.
Anche come tecnica poetica Scarselli è unico nel suo genere: versi che rimandano
a misure precise, eppure se ne liberano per un loro iter ‘discorsivo’, sempre
mutato e mutevole. Le cinquanta lasse di questo nuovo e singolare poema – uno
dei lavori più significativi dell’autore fiorentino – costituiscono una mèta, un
raggiungimento oltre la pur copiosa produzione precedente. Tra metafisica,
scienza e corporeità, si apre allo sguardo un panorama ampio e stupefacente,
quasi che l’essere e l’Ente siano compresi nella loro realtà sostanziale. Qui si
racchiude il destino della stessa umanità, con la cognizione di un Creatore che
fonde tutte le conoscenze e l’idea di tempo, materia e spirito, nel percorso
verso il sapere trascendente, precluso (per ora) all’umana natura.
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Recensione |
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