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Narrativa ed
epistolario. Céline (il cui vero cognome è Destouches: Céline in it. Celina) è
ancor oggi letto per via del capolavoro Viaggio al termine [bout] della notte
(1932). C’è una singolare contraddizione fra il Céline pacifista (cfr. p. 29) e
lo scrittore di libelli antisemiti, sostenitore del nazismo tanto da venire
condannato per collaborazionismo. Il racconto e le due lettere indirizzare
all’amica d’infanzia Simone Saintu – inediti per l’Italia – sono di notevole
importanza per capire le origini di uno stile personale (anche formalmente) come
pochi. Intuizioni geniali affiorano qua e là, insieme all’indecisione di una
scelta definitiva: si noti poi come le tendenze antisemite già si rivelino nella
lettera del 25-X-1916.
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Recensione |
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