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Saggistica.
Diversi artisti (poeti, scrittori, pittori, musicisti) sono stati attratti
dalla raffinata cultura francese. Piazzolla, nato nel 1910, arriva ventunenne
a Parigi e incontra alcune delle maggiori personalità
del tempo, tra cui Paul Valéry,
‘coscienza
lucida e assoluta’:
naturale perciò
l’influsso
subìto,
ma poi assorbito in una dimensione propria. Saggio fondamentale questo, per
comprendere la fase formativa di Piazzolla nel periodo anteguerra: in trenta
capitoli De Santi ne analizza con acume la poetica che si sta gradualmente
liberando da influenze esterne e dove gli elementi religiosi sembrano filtrati
da una prospettiva simbolista. L’imponente
bibliografia occupa più
di trenta pagine e testimonia dei numerosi interessi di Piazzolla, per esempio
la musica: Grieg e Debussy (tramite monsieur Croche?), prosa d’arte
apparsa in ‘Gazzetta
del Sud’
(27-IV-1958).
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Recensione |
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