| |
Narrativa. La saga vampiresca da Polidori (cfr. pure Marschner) alla Meyer
sembra non avere fine. La giovanissima autrice (quattordici anni) è alla sua
seconda pubblicazione, ma ha già pronti altri quattro romanzi: con questo
rientra nella suddetta saga. La consueta formula ‘ogni riferimento’ ecc. lascia
però il dubbio che vi sia qualcosa di autobiografico, con personaggi e ambienti
reali. La storia, inizialmente ‘normale’, nel settimo capitolo comincia a
profilare ombre inquietanti. Come si potrà distruggere l’oscuro potere di un
vampiro lo sapremo solo nelle ultime pagine. La scrittura, confrontata al
precedente romanzo, risulta qui più matura, perfino ‘misurata’. Bisogna
ammettere che la Papp narratrice riesce a dire una sua parola personale in un
campo ampiamente sfruttato, il che significa che ha idee e stile, anzi: Style.
| |
 |
Recensione |
|