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Narrativa. Per
quanto i riferimenti ‘a
persone o eventi reali’
siano puramente casuali, il romanzo nasce da un’esperienza:
si propone così
una saga familiare –
il lettore potrà
meglio seguire le vicende tenendo d’occhio
l’albero
genealogico a p. 12. Diviso in tre annate (1990-1992), il libro riverbera
anche fatti del passato: ma nel
‘presente’,
in un mondo cambiato e dove il denaro diviene valore preponderante, affiora un
tipo di umanità
che trova nell’azienda
il punto (quasi) sicuro del suo realizzarsi: ambizioni e interessi che il
‘fato’
incrina. La morte scompone ogni relativismo, però
la vita prosegue ‘nel
bene e nel male’.
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Recensione |
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