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Poesia.
Come notato da P. Vanelli (p. 5): un titolo di ‘polivalenza semantica’, che
potrebbe perfino significare epitaffio (cfr. Zing. VI,1686): ciò
preannuncia quella ricchezza di concetti che ben si congiunge ai momenti
descrittivi – che non sono pochi – della raccolta. Ma c’è anche un rapporto
aperto fra parola e oggetto, o persona, per il tu che fuoriesce dai
testi, dove appaiono tratti cromatici: ’e lucenti contro i gialli sgargianti’ (per
descriverti, v. 3). L’incidenza del tempo è percepita in profondità: ‘nel
flusso di un presente senza fine’ (bianco, v. 32). L’insieme con una
versificazione libera ed essenziale, pura (quasi nessun segno di interpunzione o
maiuscole), che si accompagna ai rimarchevoli disegni di G. Cestari.
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Recensione |
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