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Poesia. La poesia
civile è
forse la più
difficile da realizzare come valore estetico in quanto scivola facilmente nel
tono oratorio o retorico. Di Lena ha saputo gestirla con misura, senza
rinunciare a una forte carica emotiva, attraverso uno stile essenziale, ove,
ogni tanto, s’infiltra
il soffio d’un
lirismo che s’adegua
ai singoli temi. Le due parti del libro dividono il pubblico dal
privato, e talora l’una
interagisce sull’altra.
Nel doloroso ricordo (Cari genitori) sta la coscienza di quella
‘bellezza
crudele’
(Non so spiegarti, v, 6) presente nell’attuale
società,
che l’autore
compendia come sua cifra espressiva (Nel grano
è
entrata la morte: cfr. Lorca).
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Recensione |
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