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Saggistica. Nel
teatro d’avanguardia
sembra vi sia una progressiva dissoluzione del senso, che, ben inteso,
è
comunque relativo: Sanguineti si rivolge spesso alla dimensione
fonico-fonematica, di vicinanza con la musica: pensiamo ai compositori che hanno
messo in note –
per così
dire –
i suoi testi, in particolare Berio; tra i recenti A. Cattaneo (un libretto); ma
altri lavori sono stati musicati da un maestro di tendenze più
tradizionali come Morricone. Il vasto saggio analizza i testi teatrali
sanguinetiani a iniziare da K. Nel contesto generale si rilevano
caratteri quali oralità,
falsificazione, spettacolarizzazione, e la prassi del travestimento (parte II)
perfettamente plausibile, se si considerano i travestimenti
–
pur con altra funzione –
di madrigali e canzonette che G. Ancina già
operava nel Cinquecento.
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Recensione |
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