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Quarta
raccolta che conferma in progress le qualità
creative dell’autrice;
se permangono ‘memorie’
classiche, es. in certi aggettivi (ialina, p. 27; atra, p. 36; edace, p. 51) o
nell’impostazione
ritmica, l’ultima
parte (Amores, cfr. J. Cage) mostra modernità
di scrittura. Ma lo stile peculiare sta nella percezione della parola come
‘valore’:
il timbro, l’eleganza
descrittiva in versi quali ‘degli
alti frassini alla brezza docili’
(p. 65) o ‘puro
suono aereo e fragile’
(p. 122) e le sdrucciole di ‘Vendemmia
d’altri
tempi’,
fino alla perfezione conclusiva del sonetto (Nella nebbia). L’autorevole
apparato critico completa una silloge dove forma, contenuto ed espressione si
realizzano in piena unità.
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Recensione |
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