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Saggistica. La
figura di Alessandro Sinigaglia (Oleggio Castello 1921 - Arona 1990) è di non
facile classificazione, tanto da suscitare anche reazioni negative: ma ‘questo
libro ci voleva’ (P. Gibellini) non solo per un fatto di memoria ma di
cultura: Si tratta ‘Di babelico idioma passeggero’ (citando dal poeta) o lingua
da plasmare nelle sue infinite possibilità con una logica individuale? Siamo
piuttosto per la seconda ipotesi. La quantità di vocaboli, obsoleti,
onomaturgici, univerbati, ecc. è impressionante: ancor più lo è la volontà
creativa. Davvero esemplare poi l’analisi metrica di alcuni testi (iniziando da
Il flauto e la bricolla, 1954) del Sinigaglia nella ‘Lettera non spedita
a Luigi Baldacci’.
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Recensione |
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