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Poesia.
Se pensiamo che la prima raccolta edita risale al 1953 (Fremiti d’ali),
ci rendiamo conto che quella dell’autore č stata un’intera vita dedicata alla
poesia (senza considerare altre pubblicazioni). La soliditā e maturitā dei versi
lo dimostrano. Le metafore, a volte complesse, sono parte di una scrittura che
cresce, quasi provenendo da un retroterra magico, in cui la voce poetica, oltre
a rievocare, crea nuovi scenari, interiori e non, per ‘cogliere una sfumatura
del paesaggio, | registrare forme e colori’ (Non puoi aspettare, vv.
13-14), insieme alle infinite possibilitā del verbo: ‘(m)argine’ (ivi, v.
6) ‘memoriavivačunossimoro’ (Come che sia, v. 21). Il poeta –
punto fermo del divenire – ci lascerā ‘un grande giardino di parole’.
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Recensione |
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