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Poesia.
Nome consolidato non solo della cultura nostrana (suoi testi sono stati tradotti
in altre lingue) la Di Stefano Busà esce con un’altra solida raccolta, ove la
sua scrittura poetica acquista sempre più connotazione sia per il lessico che
per la qualità estetica: il lirismo vi appare a tratti, quando l’iter
linguistico lo richiede, puntando a una più intensa espressione, talora con
immagini-metafora singolari: ‘aloe di frescura’ (Lo strazio delle crepe,
v. 7); ed è lo strato allegorico a compenetrare i versi, sempre tesi a un
oltre creativo. Qui va poi rilevata quella religiosità che, attenuando gli
aspetti confessionali, si manifesta con purezza quasi evangelica: ‘E tutto par
nato | dal piccolo giglio | solitario ai piedi di una Croce’ (L’Amore).
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Recensione |
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