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Poesia. Chi
conosce il percorso letterario dell’autrice
(da Porto antico, 1978) troverà
in questa raffinata plaquette più
che una conferma: perché
nella Gaddo la parola ha un potere rigenerativo attraverso quei
‘valori
tecnici’
oggidì
spesso negletti ma che nel passato erano parte costitutiva della poesia; sotto
tale rigoroso controllo l’immaginazione
può
liberare o trattenere. Un passo come
‘Custodisci,
pace, | la traccia che ci lega | al braccio viola della luce’
(Rondine un volo, vv. 8-10) conta più
di numerose pagine discorsive;
è l’essenza,
un proprio linguaggio, non imitabile, che al di là
di ogni normale coscienza si pone quale spirito autentico della creatività,
e in sole tredici liriche. La doppia lettura nel CD coglie la variabilità
degli aspetti fonici.
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Recensione |
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