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Poesia. Scritte
fra l’aprile
1991 e il febbraio 1992, queste sintetiche composizioni mostrano nel giovane
autore una linea personalizzata e una maturità
senza cadute: positivo quindi che oggi vedano la luce, riflettendosi in
direzione haiku (cfr. Oz). Lirismo prosciugato, esatto come scansione
versale, ma anche sfumato, con
‘visioni
rarefatte.’
(Notturno, I) e la ‘bellezza
| di una parola | sfiorata.’
(p. 112). Si colga qui la purezza di minuscole e punto mobile:
‘etere.
risonanze dorate.’
(p. 56) o altri esempi di chiara eleganza:
‘coralli
segreti.’
(p. 84). Cremona penetra la parola e ce la ritorna in nuova veste.
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Recensione |
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